giovedì 13 dicembre 2012

Questa notte sono morta, questa notte sono rinata.

Un demone nuovo si è impossessato di questo rottame di corpo, questa notte, mentre ero fuori con un ragazzo. Il demone mi ha fatto bere, mi ha fatto parlare, mi ha fatto fissare questo angelo apparso all'improvviso, incosciente del fatto che angeli e demoni non sono fatti per avere rapporti di alcun genere. Ma abbiamo fatto l'amore ubriachi in macchina come due fuggitivi, dall'inferno e dal paradiso, due rifugiati dalla guerra della vita che ci ha uniti per una solo notte, e il mattino dopo già dimenticati. Questo demone vorrebbe chiederti scusa, scriverti forte, che non sono la ragazza che hai visto ieri. Lo confera il fatto che oggi penserò fino alla nausea a te, a cosa dire per giustificarmi. Per dirti che comprenderò il tuo sparire, il tuo non salutarmi più,l'imbarazzo per quel incontro causale, in quel luogo banale,della nostra città. L'angelo più perfetto che abbia mai incontrato, da perderci la testa, e anche il pegno più grande, il mio cuore. La perfezione fatta uomo, disarmante nella tua bellezza glaciale, che fa sentire ancora di più il peso di tutto questo mio corpo, che ieri ti schiacciava, e comprimeva. La perfezione del tuo viso, della tua pelle candida, della tua bocca alla vaniglia. È come un tuffo nel passato, quando ti invaghisci del bello della scuola, che non avrai mai. Vorrei tanto non aver fatto quello che ho fatto. Vorrei essere rimasta in macchina, tranquilli a parlare. Sei bellissimo, sappilo, ciao.

2 commenti:

  1. A volte le cose capitano e basta, anche se poi ci si pente. Magari potresti archiviare il caso in quell'angolo del cervello che tiene i bei ricordi e smetterla di tormentarti troppo sul fatto.

    Ah, consigli inutili.

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  2. a volte si vive di istanti.... bisogna imparare ad apprezzarli..

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Graffi.