Pre vigilia di Natale.
Da domani scatta il mio consueto *digiuno di natale* esattamente come l'inverno precedente, come il mio blog precedente.
Ma anche per questo post non parlerò di questo, o meglio non del tutto.
Ho conosciuto un ragazzo, lui si è espresso nei miei confronti ma in realtà io non ho creduto ad una sola parola che mi ha detto.
A ogni modo, questo ragazzo di 23 anni, R. è davvero molto carino, (udite udite -.-) pure musicista! Me li trovo tutti io insomma...
Bhè siamo usciti un paio di volte con alcuni e amici, e puntualmente dopo aver salutato gli altri rimanevamo in macchina fino alle tre della mattina a parlare. (-.-)
Un pò di tutto praticamente.
Dov'è il problema dite voi?!
Bhè, io ho una paura fottuta che le sue siano bugie e che io riesca ad affezionarmi di nuovo della persona sbagliata!
E sento che succedera, con i suoi modi così pacati e particolari, inoltre è capitato davvero nel periodo in cui mi sento davvero abbandonata, perfino dai miei demoni, e averlo vicino, o meglio sentire del calore umano attorno a me, mi da ...speranza. Ecco.
Ma po partono immediatamente le paure, di farmi toccare, fare sentire quei maledetti "ossicini" tanto nominati nel mio passato, la paura di non piacere e di essere scoperta.
Per non parlare del fatto che io sono convinta del fatto che lui da me non volgia nulla.
Proprio nulla.
Rischiare? Buttarsi?
Oh cielo..
Che disastro umano sono..
E poi passo ore a prepararmi, quando lui mi dice "si ci vediamo", mi trucco, mi metto il mio profumo adorato, sistemo i capelli e nascondo i segni malvagi, per poi..
rimanermene a casa.
Ma queste relazioni della durata di uno yogurt serviranno mai a qualcosa?
Sono stanca di rancide emozioni da sedile posteriore.
...
RispondiEliminaCiao. Mi intrometto come un tornado. Vuoi un consiglio? ASPETTA. Fai le cose con calma, la calma più assoluta, senza rischi per nessuno. Una storia persa è meglio di una storia vissuta e marcita.
RispondiEliminaMolte volte ho studiato
RispondiEliminala lapide che mi hanno scolpito:
una barca con vele ammainate, in un porto.
In realtà non è questa la mia destinazione
ma la mia vita.
Perchè l'amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;
l'ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.
Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino,
dovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre a follia,
ma una vita senza senso è la tortura
dell'inquietudine e del vano desiderio-
è una barca che anela al mare eppure lo teme.
[Edgar Lee Master]
Ogni volta che cerco faticosamente di non lasciarmi sfuggire le occasioni che la vita mi offre,mi ripeto questa poesia.
Ma la paura finora mi prende e vince quasi sempre.
Non è proprio un commento utilissimo,mi rendo conto,ma sento di avere molte cose in comune con te.
Un felice anno nuovo,
VOID