domenica 12 giugno 2016

destinazione apatia

Non so a cosa serva ancora raccogliere i miei pensieri qui. Mi pare di non provare più nulla: nessun desiderio, nessun emozione; alcun tipo di dolore. Tutto mi scivola addosso senza toccarmi minimamente; quasi fossi una ragazza obliqua. Non finirò gli studi? -Nessuna emozione. Sto dimagrendo? -Nessuna soddisfazione. E' ora di cena? -Niente appetito. Ho capito che nella mia vita, l'unica cosa che potrò mai amare ed avere accanto a me e' la tragedia. La tragedia dei no, dei cuori infranti, delle ore spese a lavorare e basta. La tragedia delle rinunce continue e persistenti. Rinuncio a tutto. Guadagno miseria e tragedia come moneta. Diario alimentare: mangio. Ho perso pochi chili. Non ho il ciclo di nuovo. Il mio corpo mi pesa e mi opprime. Odio questa forma. Non vomito più anche se la tentazione è tanta. Cerco di digiunare ma fallisco sempre. La fame resta sempre una sensazione piacevole; anche nel corpo di una grassona.

domenica 13 settembre 2015

Il mostro senza fondo.

Se c'è un posto, che negli anni continuo ancora a frequentare, se posto lo si può definire...è il mio blog in questo spazio. Aggiorno brevemente sugli escursus della mia vita..si sa mai che qualcuno ancora mmi legga, o che passi di quì. O forse scriverò solo per me stessa, per fare il punto e decidere un po in che disastro di vita sono finita. Ho abbandonato il lavoro nella moda..per motivi legati a problemi in famiglia e perchè mi stressava troppo. Sono arrivata a pesare 80 kg spaccati per 1,70 cm di altezza, e no, non c'è nulla di bello o figo in questo. Sto malissimo, perche non sono mai arrivata a pesare cosi tanto, e perche non riesco piu a indossare nulla, non riesco nemmeno a guardarmi allo specchio. Nonostante tutto, ho abbandonato ogni atteggiamento malsano con il cibo, senza medici o psicologi. Perchè? La paura di ammalarmi di mali gravi, mi tormenta..sono cosciente che nemmeno un stato di sovrappeso sia sano, ed un tempo avrei preferito essere stesa su un letto di morte, ma con un fisico esile, che pesare 80 kg ed essere sana..forse è ipocondria, non lo so...ma per la prima volta vorrei solo essere magra e sana, Consapevole di non ammalarmi e di stare bene.. Invece sto male..la mia pancia è gonfia e sono sempre stanca. Il ciclo non esiste piu per me ed i miei ormoni sono impazziti. So che questo, quello che mi sta succedendo è frutto di troppi anni di estremi: di vomito, di digiuni, di lassativi, di privazioni, di integratori alimentari pressi inutilmente, di pasti esagerati, di alcool e di farmaci. Questo che vivo, l'inferno in cui mi trovo, è il prezzo da pagare. Avrei potuto pagare con l'eterna magrezza come ogni bulimica che si rispetti..io invece no. Ho voluto stra fare,ho voluto stare bene, ed ora mi ritrovo grassa, senza forme, flaccida, con un ventre deforme, e con delle cosce senza confini...con braccia grasse e un viso rotondo. Sono un mostro. Mi sono impegnata ad andare a camminare per mesi senza perdere nemmeno un grammo. Il mio metabolismo è inchiodato. Nemmeno una bomba lo smuoverebbe. Non so se ho ancora la forza di riprendere in mano le redini del mio corpo..mi sembra di essere solo capace di distruggere ogni cosa..cosi come ho distrutto la mia forma fisica in questi due anni di follia. Potrei provarci forse...potrei tentare di inserire qualche giorno di digiuno. Potrei provare a tornare ad inserire piu sport nella mia routine quotidiana..ma non ne ho le forze. Tutto mi sembra cosi impossibile da modificare, oramai il mio corpo è deforme e sformato, cosa posso fare? Con quali energie mi posso affaticare? Io credo di essere giunta al punto di non ritorno...al punto in cui anche odiarmi mi costa fatica, e io non ho piu l'età e l'energia per affrontare questo inferno alimentare un'altra volta. Vorrei solo lasciarmi passare sopra dal cibo e dall'acqua senza prendere un etto...ma forse il mio destino è nel grasso. Il mio destino è in una casa senza specchi e senza trucchi. Senza abiti. Una casa con un unico letto, dove sdraiarmi fino a che la morte non consumi ogni singolo grammo di me.

domenica 1 marzo 2015

Void.

Ho in mente il sangue, che se non esce punge. Faccio in fretta a tornare a casa, perchè tanto è uguale a ieri.

mercoledì 25 febbraio 2015

Frammenti di una Lenoire olografica.

Conoscere l'inferno di qualcuno.. Non significa per forza farne parte. Dolore ed esclusione sono nella natura dell'uomo. Concediamo segreti e confidenze in virtù di un benessere liberatorio personale, non per condivisione, non per una crescita o per un confronto, solo per una nostra necessità, escludendo poi il nostro benefattore da quanto ci graviti attorno. Se ho deciso di scrivere in un blog, è proprio per evitare coinvolgimenti. Per evitare di essere quel tipo di persona che vede negli altri solo valvole di sfogo. Ho la libertà di sfogarmi e do la libertà a chiunque di decidere se farne parte o meno, noto o anonimo. Ho scelto di agire così, perché preferisco dare una facciata serena nella vita reale, e di esplodere da sola, tra i codici binari di uno schermo led. Dove ci siamo solo io e lui. Così se piango, la sua reazione meccanica sarà nulla. Sono stanca di accogliere i vostri inferni, di dispensare consigli, quasi fossi una sorta di oracolo, una santa che aggiusta le vite degli altri perché troppo incapace di aggiustare la propria. I vostri dolori hanno un peso, e non mi viene data la scelta di dire "no, oggi non gli voglio sentire". Solo qui sono libera... Libera di consolare e supportare chi desidero. Libera di esprimermi senza censure. E ringrazio chi mi legge, e ringrazio chi scrive, come scrive e di cosa scrive. Ringrazio tutti voi, uno ad uno. Sono in una fase strana della mia vita. Mangio regolare e faccio sport. Non sono magra, ma sono al bivio di una regolarità fisica normale. La mia mente è sempre attiva con mille piani di autodistruzione, che però ora prendono forma in dipinti e illustrazioni nere. In relazioni al limite della perversione. È come se per la prima volta fossi padrona del mio dolore e del mio corpo-vettore per trarne un piacere strano e nuovo. Anche se soffro, o non mi vedo bene, ho deciso di ottenere qualcosa. Non so dire se questo nuovo atteggiamento mi porterà a comportamenti di rinuncia e sottrazione..ma ho fame di desideri nuovi, è solo così posso acquietare gli stimoli. Senza manifesti, senza dichiarazioni..nell'ombra spinge per venire a nuova oscurità una Lenoire mutata. Mi sento diversa, non so chi sono e cosa farò... Ma voglio vivere ogni sensazione.

lunedì 8 dicembre 2014

communication brakdown!

Io non so comunicare, te l'ho detto quando siamo usciti, e me lo hai chiesto, lo sapevi. Ed io mi sforzo...ma tu sei freddo. Sarai l'ennesimo che entra dalla porta principale e poi sparisce su quella del retro? Ogni piccolo gesto e sforzo che faccio, tu non lo capisci...io forse non capisco i tuoi. Ma davvero non so cosa fare. Abbi almeno la decenza di andartene con un saluto normale e umano...e non come un ectoplasma. Abbi almeno la decenza, dato che in molto appuntamenti non mi hai nemmeno toccata, di evitarmi il trauma di sentirmi ancora più mostruosa di quello che sono. Dici di soffrire, di sentirti solo... penso tu sia cieco e senza sensibilità, perchè allora non capisci un accidente di quello che faccio e dico.

domenica 23 novembre 2014

Disponiamo solo di 1 grammo d'amore di quello che in realtà necessitiamo.

Chissà se esiste qualche malattia, o qualche disfunzione per definire quelle come me. Quelle che non sanno interagire con gli esseri umani, che desiderano più di ogni altra cosa avere dei contatti umani, ma poi, non li sanno gestire e al primo silenzio, la prima cosa che sanno pensare è : "Dio quanto odio i rapporti sociali, sono difficili pericolosi, complessi, pieni di variabili e di emozioni." Quante volte, quante, ho scritto, mi sono detta e ripetuta che la felicità e gli umori non devono dipendere da altre persone al di fuori di me stessa. E allora perchè non riesco a bastarmi? Perchè appena mi viene dato un millimetro di affetto e appena mi viene meno, mi seno morire e soffocare dal dolore, come se il mondo crollasse? come se tutte le mie forze venissero risucchiate da un buco nero? Giunta a questo punto, forse dovrei decidere di vivere sola per sempre, evitare ogni contatto, ogni relazione. Ma quale relazione, dovrei evitare perfino ogni cazzo di invito, di uscita, eliminare il telefono, le mail, i social, e rinchiudermi in una caverna oscura. Io non lo so che problema ho. Io non so cosa ci sia che non vada in me..non so perchè nessuno decida di innamorarsi un bel giorno di me, semplicemente per quello che sono. Non so perchè le persone vogliono solo ferirmi, non so perchè facciano la fatica di abbattere tutte le mie barriere per poi sparire nell'etere. Mi fate male, mi fate un male terribile ogni volta che mi cercate e poi sparite. Mi fate male ogni volta che mi illudete, che siete gentili con me. Mi fate mele sempre, sempre, sempre. Non c'è una volta in cui io possa dire di non sentirmi sola, sola in tutto quello che faccio, nella gioia e nel dolore. Che senso ha vivere, gioire, solo con me stessa? E' un peso enorme la solitudine. Una cosa nera che ti porti addosso, e che ogni giorno cresce, aumenta e non ti fa comunicare. Vorrei un giorno trovarti, e riconoscermi in te, e vedere che anche tu sei felice di vedermi. Senza paure di sbagliare, di soffrire, di non dire la parola giusta. Senza il timore di esagerare nel esprimere un'idea o...un emozione. Non ho mezze misure...donerei tutta me al primo demonio zoppo che riesca a farmi battere il cuore. Io non lo so se ti ho trovato, ma credimi, non aspetto altro che una briciola di questa possibilità.

sabato 22 novembre 2014

monologo

"Len, ogni tanto capisci cosa ti accade attorno, o cosa?" -Cosa.- Fanculoporcaevafanculo.